Bruxismo e bambini: quanto è frequente e cosa fare

Secondo un recente studio, circa il 10% della popolazione italiana soffre di bruxismo. Ma non solo, i dati mostrano come fra questa percentuale, molti siano bambini di età inferiore a 5 anni.

Circa tre su 10, infatti, iniziano a digrignare i denti durante l’infanzia ancora prima dell’età scolare.  

Pur non trattandosi di una patologia pericolosa e destinata a scomparire da sola col tempo, è fondamentale accorgersene per evitare complicazioni future. 

Nello specifico consiste in un’attività ripetitiva e incontrollata dei muscoli masticatori che serrano la mandibola contro la mascella, anche quando non si svolgono movimenti volontari come masticare o parlare. Generalmente avviene la notte, ma nei casi cronici può comparire anche durante la giornata. 

Come abbiamo detto non si tratta di una malattia pericolosa a livello di salute generale, ma può comunque portare complicazioni nello sviluppo, oltre che essere un fenomeno fastidioso sia per chi ne è colpito sia per chi si trova attorno al paziente. 

Negli ultimi anni si è esteso così tanto che, oggi, esiste una branca dell’odontoiatria specifica in grado di diagnosticarlo e trovare soluzioni: la gnatologia

Si tratta di una disciplina che si dedica alle disfunzioni stomatognatiche dovute alle articolazioni temporo-mandibolari, dalla masticazione alla deglutizione, fino alla postura e alla respirazione.

Come riconoscere il bruxismo nei bambini e le cause

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Inoltre, correggere fin da subito le malformazioni del cavo orale evita al piccolo paziente una grandissima quantità di complicazioni collegate, come: 

  • i disturbi all’articolazione temporo mandibolare, che possono sfociare in fastidiosissime e debilitanti condizioni, con emicranie, vertigini e disorientamento; 
  • bruxismo, cioè la digrignazione dei denti. Questo disturbo si manifesta principalmente di notte in maniera volontaria e la sua severità può essere accentuata dalla scorretta posizione dei denti;
  • difficoltà masticatorie che possono derivare dalla malformazione del cavo orale. In molti casi in cui si presenta una malocclusione è comune che il carico meccanico della masticazione non venga distribuito equamente, portando all’incorretta usura degli elementi dentali; 
  • difficoltà nella pulizia: Questo problema, seppur apparentemente molto più mondano, in realtà costituisce uno dei maggiori rischi del disallineamento dei denti. Il distanziamento irregolare degli elementi dentali consente la creazione di tasche batteriche difficili da raggiungere durante la quotidiana routine di pulizia orale e questo può portare a numerose patologie del cavo orale che possono andare dalle semplice carie, alla ben più grave parodontite.

Essendo una patologia frequente in età infantile e che tocca il suo apice durante la notte, i primi ad accorgersene sono solitamente i genitori. 

I bambini affetti da bruxismo, infatti, producono un rumore metallico con i denti che talvolta può essere anche molto forte. Questo è il primo sintomo riconoscibile. 

Tra gli altri campanelli d’allarme ci sono una stanchezza immotivata durante il giorno, in quanto il piccolo non riposa in modo sereno, collegato a un malessere generale e anche irascibilità ingiustificata. 

Inoltre, può essere identificativo un affaticamento ai muscoli della masticazione, l’usura dei denti e il mal di testa. 

Naturalmente, per avere conferma di qualsiasi ipotesi medica è necessario rivolgersi allo specialista, anche in presenza di sintomi. 

Ma quali sono le cause di questo disturbo? Innanzitutto, come molte altre patologie, si tratta di predisposizione genetica, ma non solo. Incidono molto lo stress emotivo, che è indicato come primo fattore scatenante, e le paure sia razionali che irrazionali. 

Si tratta di una patologia, per esempio, molto frequente nei bambini con deficit di attenzione e iperattività

Non è raro, infine, che si tratti di cause legate a malformazioni del cavo orale. Per questo motivo è fondamentale chiedere consiglio al proprio dentista prima di procedere con qualsiasi terapia.

Caratteristiche principali della Piezo Surgery

La tecnologia piezoelettrica consente una precisione estremamente elevata durante l’intervento chirurgico. Ciò permette di eseguire tagli ossei molto precisi e di preservare meglio i tessuti molli circostanti, riducendo al minimo il rischio di danneggiare nervi o vasi sanguigni.

La Piezo Surgery è quindi considerata meno invasiva rispetto alle tecniche tradizionali di chirurgia ossea, con una notevole riduzione del dolore associato all’operazione e al periodo post-operatorio e con tempi di guarigione più rapidi.

La tecnica presenta anche il vantaggio di essere caratterizzata  da una bassa dispersione di calore: questo significa una maggiore protezione dei tessuti circostanti da eventuali danni termici.

Una significativa riduzione del sanguinamento, grazie alla precisione delle vibrazioni piezoelettriche che, oltre a ridurre questo fattore traumatico durante l’intervento chirurgico, migliorano la visibilità per il chirurgo.

Essendo la piezochirurgia meno aggressiva rispetto ai tradizionali strumenti chirurgici rotanti, i pazienti possono sperimentare anche conseguenze post-operatorie più lievi, quali dolore, gonfiore e sanguinamento.

Come trattare il bruxismo nei bambini

Innanzitutto è necessario chiarire che non sempre questo disturbo necessita di una vera e propria terapia, ma sarà l’odontoiatra a definirne l’eventuale necessità. 

Ad esempio se un bambino digrigna i denti in modo occasionale, ma non manifesta altre alterazioni non è detto che sarà necessaria una cura in quanto probabilmente il problema scomparirà con il tempo. 

Diverso invece è il caso di un bruxismo patologico, ovvero quando gli episodi sono costanti e persistenti, è presente un’erosione dentale e vi sono problematiche sia di respirazione che muscolari. 

In questa situazione è consigliabile consultare un dentista pediatrico per una valutazione approfondita e una possibile correzione dell’occlusione. 

In alcuni casi, l’uso di un bite o di un’apposita placca dentale può essere raccomandato per proteggere i denti e ridurre il bruxismo. 

Inoltre, incoraggiare buone abitudini di sonno e ridurre lo stress possono contribuire significativamente a migliorare la condizione. 

La collaborazione tra genitori, bambini e professionisti della salute è cruciale per un trattamento efficace del bruxismo nei bambini, garantendo così una salute dentale ottimale nel lungo termine.

 

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